Incarichi professionali e aderenze politiche

Caro Sindaco, leggiamo la sua replica con un certo stupore e una qualche preoccupazione. Lei ci imputa delle inesattezze, ma a leggere quel che dice non riesce ad evidenziarne nessuna, anzi.

Quello che non deve sfuggire all’attenzione politica è che Adriano Tramonti rimane in carica fino ad agosto 2021 e poi, con la formazione del nuovo consiglio di amministrazione, la sua carica (senza assegno) non viene confermata.

La domanda è semplice ed è: perché l’imprenditore e commerciante Tramonti, visto che aveva lavorato così bene, non è stato confermato nel suo incarico finalizzato al bene pubblico, ma è stato incaricato, proprio da Lei Sindaco che presiede il cda, con un contratto dal costo annuo di € 30mila di fare esattamente ciò che faceva da vice-presidente?

Non dovrebbe sfuggirle la gravità della decisione da lei assunta.

E poi: non sarebbe stato opportuno procedere, alla luce del sole con una pubblica selezione, in modo da poter scegliere tra diverse professionalità quella più competente?

Ci preme sottolineare che tali informazioni dovevano essere immediatamente messe a pubblica conoscenza dalla Fondazione senza essere costretti a reperirle attraverso una richiesta di accesso agli atti la cui risposta è stata, tra l’altro, tutt’altro che celere ma è avvenuta dopo 7 mesi e in forza di un sollecito.

Invece in una lettera del Settore Società partecipate e Patrimonio   il dirigente ci informa che ancora in data 11 ottobre 2021 richiedeva nuovamente alla fondazione LEM di “provvedere ad organizzare la pubblicazione delle suddette informazioni e di quelle previste in generale dalla normativa sulla trasparenza”. 

Tra l’altro, nel sito internet del Lem, ancora il giorno 23 marzo 2022 non si ravvisa il curriculum di Tramonti, come invece d’obbligo ai sensi della legge 33/2013 in materia di trasparenza dell’azione amministrativa. Speriamo che sia presto caricato e visionabile.

E’ paradossale essere costretti a ribadire che la trasparenza non è una gentile concessione, ma è un doveroso obbligo di legge. Il punto è e resta, comunque, tutto politico: il conferimento, del tutto inopportuno, di incarichi professionali attingendo al cerchio delle conoscenze personali e delle aderenze politiche come quella di Adriano Tramonti, precedente vice segretario del PD, e Gabriele Benucci, quest’ultimo già candidato della sua lista “Casa Livorno” nelle elezioni del 2019.

Massimo Vitrani – Enzo De Lauretis