Treni veloci: Livorno è fuori

Treni veloci: Livorno ancora fuori dai piani di Regione e Governo

Livorno, a causa di un governo locale poco connesso con la Regione e con Roma, rimane nuovamente esclusa dai progetti che potrebbero traghettarla in un percorso di convergenze economiche, sociali e culturali. È, infatti, notizia di questi giorni l’inserimento nel contratto di programma tra Stato e RFI del progetto di fattibilità del collegamento veloce Pisa-Firenze e del completamento della progettazione del quadruplicamento della tratta Pisa-Empoli.

 Ancora una volta è accaduto quello che le nostre forze politiche temevano e denunciavano da tempo: la marginalità di Livorno dai piani del Governo e della Regione.

Il nostro territorio, infatti, rimane fuori dal collegamento veloce ferroviario che arrestandosi a Pisa impedisce una connessione diretta della costa alla dorsale di alta velocità e da lì, con i principali mercati europei, ostacola un maggiore decongestionamento della Fi-Pi-Li e nega uno sbocco più fluido al porto.

E a poco serve lusingarsi per l’inserimento, nell’accordo di programma, della realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario tra il porto e la rete interportuale. Si tratta infatti di un’infrastruttura, quest’ultima, importante e necessaria, ma accessoria alla funzionalità di due fattori produttivi: porto e retroporto.

Noi qui stiamo parlando invece di tenere la città nel futuro, agganciata ad infrastrutture moderne e funzionali alla vita e al lavoro dei cittadini. Sottolineiamo, ancora una volta, la scarsa rilevanza della città ed i limiti intrinseci, non personali ma politici, di un sindaco civico privo di rappresentanza ai piani alti della pubblica amministrazione, nonostante che il PD livornese ed il senatore Andrea Romano vendano la pelle di un orso che non esiste.

Questo isolamento politico, che si traduce in una marginalità fisica e geografica, è accentuato da un altro fatto. Si parla tanto di autostrada tirrenica, per noi vitale, ma molto poco dello snodo noto come “lotto zero”. Senza questo Livorno rimane chiusa in collo di bottiglia.

Da ultimo, ma non per importanza. Sarebbe necessario al partito di maggioranza interrogarsi su quanto ha contribuito a tenere la città ed il suo territorio isolati a livello di governo regionale, per esempio. E quanto ancora sia poco propenso a lavorare in gruppo, ascoltando di più i suggerimenti che vengono dati.

Massimo Vitrani segretario provinciale Livorno in Azione

Alfio Baldi responsabile provinciale Italia Viva