ASILI GIOIELLO CEDUTI AI PRIVATI DAL COMUNE DI LIVORNO

Dalla propria nascita Azione ritiene fondamentale per il rilancio del Paese investire in Sanità e Istruzione. In Italia ricostruire la scuola come pilastro della società appare una esigenza non più procrastinabile. Dunque, non può che rammaricarci apprendere la notizia dell’esternalizzazione da parte del Comune di almeno due centri per l’infanzia della nostra città.

Strutture considerate delle vere e proprie best practices a livello regionale se non nazionale, frutto di un duro e lungimirante lavoro da parte delle precedenti amministrazioni. Un impegno amministrativo e pubblico che – prendendo nei decenni passati a modello quello di Reggio Emilia – ha saputo realizzare a Livorno un servizio che costituisce un’eccellenza.


Purtroppo, la giunta Salvetti sembra aver dato inizio ad una poco lungimirante ‘controrivoluzione’ politica in materia di scuola. La decisione di esternalizzare sembra infatti, un attentato ad uno dei fiori all’occhiello della nostra macchina comunale e tra le pochissime eccellenze nei servizi pubblici: il sistema educativo locale.


La vicesindaca Libera Camici ha ovviamente difeso la decisione affermando che nulla muterà a parte il cambio della gestione da pubblica a privata. Per la vicesindaca sembra quasi che gli aggettivi pubblico o privato siano sinonimi ma chiaramente non lo sono.


L’istruzione, uno dei cardini del nostro welfare, negli ultimi anni ha subito pesanti tagli a livello nazionale e questo trend investe ora anche il nostro comune. Tra l’altro, a seguito dell’attuazione della decisione di esternalizzazione almeno due centri per l’infanzia il privato convenzionato gestirà più della metà dei centri cittadini.

Livorno in Azione auspica che la giunta – con un doveroso ripensamento – provveda a ritornare sui propri passi.